Ultima modifica: 18 Marzo 2020
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LETTERA DEL PRESIDE AGLI ALUNNI

Spoltore, 18 marzo 2020

Carissimi ragazzi,

in questi giorni stiamo tutti insieme lottando contro un nemico invisibile, temibile ma non invincibile, il Coronavirus responsabile della malattia COVID-19.

Voglio condividere con i più grandi di voi le parole di un bravo regista,  Ferzan Ozpetek, che ci invita a cambiare le nostre abitudini, il nostro modo di pensare e di guardare la realtà, ad essere solidali, a prenderci cura delle persone più fragili che hanno maggiore bisogno di aiuto, delle persone che amiamo e anche di quelle che non conosciamo. Come? Rispettando il Decalogo del Ministero della Salute, le dieci regole che insieme, io i maestri e i professori, in diverse occasioni, vi abbiamo illustrato prima dell’interruzione delle lezioni.

Dobbiamo accettare i sacrifici e le rinunce che la particolare situazione che viviamo ci impone. Nei momenti difficili, che non mancheranno, teniamo a mente queste parole: Io mi preoccupo di te. Io mi tengo a distanza per te. Io mi lavo le mani per te. Io rinuncio a quel viaggio per te. Io non vado al concerto per te. Io non vado al centro commerciale per te. Per te. Per te che sei dentro una sala di terapia intensiva. Per te che sei anziano e fragile, ma la cui vita ha valore tanto quanto la mia. Per te che stai lottando con un cancro e non puoi lottare anche contro questo virus.

Sono parole dure lo so, ma arriva il momento in cui dobbiamo avere la forza e il coraggio di crescere per guardare in faccia la realtà.

Troverete il brano integrale dal quale ho tratto le parole che ho condiviso con voi nella sezione #andrà tutto bene che si raggiunge cliccando sull’immagine dell’arcobaleno che il prof.Egizii ha inserito nella prima pagina del nostro sito. Nella spazio che si apre, ogni settimana inserirò un grafico* che illustra l’evoluzione del contagio. Lo so, molti di voi non amano in modo particolare il linguaggio della matematica e hanno l’orticaria appena sentono parlare di grafici. Questa volta però  il compito non è difficile. Basta osservare l’andamento della linea arancione: se continuerà a salire significa che purtroppo il numero dei malati cresce, se cambierà direzione, disegnando una curva per poi iniziare a scendere, e quando avverrà  lo farà progressivamente in modo sempre più veloce, significa che il numero dei malati diminuisce perché i nostri sforzi comuni stanno avendo successo.  Se non riuscirà ad infettare nuove persone, progressivamente il virus perderà la sua forza. Il suo obiettivo è quello di creare il maggior numero di copie di se stesso all’interno delle cellule del nostro corpo e per farlo ha bisogno di conquistare nuove vittime, passando da una persona all’altra, esattamente come avviene all’interno dei computer e dei telefonini quando becchiamo uno di quei piccoli programmi, chiamati virus appunto, che sanno solo rubare i nostri dati ed utilizzarli per installarsi attraverso la rete nei telefoni dei nostri compagni. Se saremo solidali e responsabili, se riusciremo tutti insieme a dare il contributo nella stessa direzione, la linea inevitabilmente  curverà verso il basso, verso lo zero, disegnando una campana, la famosa curva a campana dei matematici. Quando raggiungerà lo zero, per il virus sarà game over e noi riconquisteremo la liberta di tornare a stare insieme, ad abbracciarci e a sognare un mondo migliore. Pensate che bello, milioni, miliardi di mani che all’unisono, tutte insieme, disegnano con l’aiuto della scienza  e usando gli strumenti della matematica  una campana che tornerà a suonare a festa per restituirci la libertà.

Con i più piccoli di voi voglio condividere la parole della  filastrocca Un virus con tanto di corona che ci ha regalato la Maestra Annamaria Sergiacomo con questa bellissima dedica:  un piccolo pensiero per alleggerire un momento che leggero non è, per nessuno, men che meno per voi, costretti a vivere giornate all’incontrario, voi che dovreste solo stare sempre insieme, sempre, abbracciati.

Un virus con tanto di corona

C’è in giro un virus impertinente,
ma poco intelligente e ancor meno divertente.

Si crede un re con la corona,
ma fa ogni cosa alla carlona.

Non è molto coraggioso
e nemmeno sostanzioso!

Si diverte a giocare a nascondino
e si infila in ogni buchino.

Le mani sono la sua passione
per le quali ha una vera venerazione.

Gongola se in bocca le mettiamo
e impaziente aspetta che lo nutriamo.

Così lui si può riprodurre
e in ogni nostra cellula si va ad introdurre.

Lo vogliamo far morire questo fetente
che sta tormentando noi povera gente?

Allora forza e coraggio,
mettiamoci in viaggio.

Poche regole dobbiamo osservare
e così al più presto ci possiamo tutti riabbracciare.

Io e te lontani dobbiamo stare
e nemmeno sfiorarci possiamo osare.

Le mani spesso dobbiamo lavare
e mai in bocca le potrai infilare

Cantare certo lo puoi fare,
ma il metro di distanza dovrai rispettare.

Ma il dispetto più grande che al
mostriciattolo possiamo regalare
è in casa il più possibile restare.

Vedrai tutto bene andrà
e il mondo più pulito e
felice diventerà

Leggetela insieme alle maestre, ai fratellini e ai vostri genitori, regalatela agli amici che frequentano altre scuole. Disegnatela, imparatela a memoria e recitatela quando sarete stanchi ed annoiati, vi darà forza e vi aiuterà a superare la tristezza.

Per adesso ci salutiamo, nei prossimi giorni passerò a trovarvi nelle classi virtuali che stiamo preparando insieme alle maestre e ai professori  con l’insegnamento a distanza.

Vi aspetto a scuola dove spero di tornare presto ad accogliervi per interrompere la mia solitudine e tornare a esplorare insieme il mondo affascinante che ci circonda.

Bruno D’Anteo

 

*Per i più curiosi, cliccando sui grafici entrerete nel sito  https://statistichecoronavirus.it/ che pubblica i dati che illustrano l’andamento dell’epidemia in Italia e nel mondo.

 

 




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